I browse the archive and I find March folder with the pictures I took for the magazine La Cucina Italiana, a smile, and a shiver of satisfaction, because there are those services that remind me why I do this work.
Right now I’m in Sweden (maybe in a few years I can post some pictures of this trip also, who knows #selfirony) and I stopped a bit to make the point.
For few months you work, so much that you forget what you did or who you are. Then when your passion end up calling work and concentrate on bills, deadlines and customer poetry disappears. I even forget that you have a blog (now my irony going great).
Begins a whirlwind of “mental chewing” …
Let’s reboot … perhaps with some cookies …
For me, fortunately to cover the holes of a broken memory , there are photos. Thanks goodness I do a job that leaves traces: between a neuron and another a thread shows with a small springs, a picture hanging, and thus closes the neuron connection missing.
That’s it: now I remember. It was March and I took a train, a nocturne one.
Broken window, then it’s open with all the clatter and the wind coming in. Two “boys” with beer and chips, chew in my ears. I make a mental list: camera, lens, tripod … the list is long. Nothing is missing.
My thoughts turn to the dark circles that I will show the day after at the redaction … well! I have make up with me too.
I muttered something … like a sour old lady, and the boys do not sing anymore.It’s sunny. Twice in Milan and I have never seen a cloud (like me). I get lost… Arrival at work in time, at 9:30 anyway.
I am happy as a clam, ready to start, it does not seem real to have a team to work with. Normally, I work closed in my studio or in the kitchen, alone. Having a group to talk to confront and take … is the top: here I am in the Studio with the Food and Prop Stylist Anna Casiraghi, with the chef Paolo Monti who cooks for us, Photo Editor Elena Villa and Art Director Martina Uderzo who follow us …
..what else? what I want more out of life? Tasting that blessed Smoothie Please! (Done!)
Epiphany! Fast ask me: “what would you take with you to a desert island?”
(Apart from food, water and Willson) … I know it! An album of photographs, one old-fashioned way, with pages faded and the protective film is detached.
All photos are of the Service of the May issue of the Italian Cooking 2015.
Scorro nell’archivio e al mese di marzo le foto che ho scattato per La Cucina Italiana, un sorriso, e un brivido di soddisfazione, perchè ci sono quei servizi che mi fanno ricordare perchè faccio questo lavoro, ci sono foto a cui mi affeziono e/o nel mio caso segnano un momento di svolta.
In questo momento sono in Svezia (forse tra qualche anno riuscirò a publicare qualche foto anche di questo viaggio, chissà #autoironia) e mi sono fermata un pò per fare il punto, riepilogo delle vacanze/lavoro estive.
Alcuni mesi lavori, così tanto che dimenti che lavori fai, hai fatto o chi sei e poi quando la tua passione finisci per chiamarla lavoro e ti concentri su fatture, scadenze e clienti sparisce la poesia. Dimentichi persino che hai un blog (oggi la mia autoironia va alla grande).
Inizia un vortice di “masticamenti mentali”…
Tocca fare un reboot… magari con qualche dolcetto…
Per me, per fortuna a coprire i buchi di una mente fallata, ci sono le fotografie. Meno male faccio un lavoro che lascia tracce: tra un neurone e l’altro compare un filo, una mollettina e una foto appesa, e così si chiude quella connessione neuornale mancante.
Ahhh ora ricordo. Era Marzo e ho preso un treno, un notturno.
Finestrino rotto, quindi aperto con tutto lo sferragliare e il vento che entra. Due “ragazzetti” con birre e patatine, ciancino nelle mie orecchie. Io faccio l’elenco mentale: macchina fotografica, obiettivo, cavalletto… l’elenco è lungo. Non manca nulla.
Il pensiero va alle occhiaie, nere e viola, che mostrerò domani in redazione… bene! Bofonchio qualcosa ad occhi chiusi… qualcosa da vecchia signora acida, e i ragazzi non cantano più.
Arrivo alle 9,30 sono felice come una pasqua, pronta ad iniziare, non mi sembra vero di avere un team con cui lavorare.
Normalmente chiusa nel mio studio o in cucina, avere un gruppo con cui parlare confrontarsi e scattare… è il Top: sono nello studio con la Food e Prop Stylist Anna Casiraghi, c’è lo chef Paolo Monti che cucina per noi, la Photo Editor Elena Villa e l’Art Director Martina Uderzo che ci seguono…
..cosa voglio di più dalla vita? Assaggiare quel benedetto Smoothie! (Fatto!)
Epifania! Presto chiedetemi: “cosa vorresti portare con te su un’isola deserta?”
(a parte cibo, viveri e Willson)… la so! Un album di fotografie, uno vecchia maniera, con le pagine scolorite e la pellicola protettiva che si stacca.
Tutte le foto sono del Servizio del numero di Maggio della La Cucina Italiana 2015.