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Finalmente tra viaggi, cene e lavoro ritaglio un pò di tempo e scrivo.
La mia estate è iniziata presto…infatti era ancora primavera ritengo infatti che la mia estate quest’anno ha avuto inizio con il primo bagno al mare, in compagnia delle mie amiche Lina e Therese, nelle meravigliosi sfumature di turchese, blu e smeraldo della Costiera Amalfitana. L’acqua lo ammetto era ancora fredda come è giusto che sia a metà maggio. Ma sapeva di estate.
Erano anni che volevo venire in questo paradiso, sempre visto da lontano o per “cartolina” come sfondo da sogno di publicità da sogno (come dimenticare lo spot di D&G, avete capito tutte benissimo, quella di “Parlami d’ amore Mariù”).
Eppure, nonostante la vicinanza (qualche ora di macchina val pure lo sforzo) non ero mai riuscita a convincere nessuno ad imbarcarsi nell’ avventura. Quindi ho preso le mie 2 amiche d’oltralpe e siamo partite, con loro è bastato poco, essendo svedesi le distanze in auto sono molto relative e per di più… “ma quando gli ricapita di vedere la costiera e fare una gita in auto con qualcuno che guidi all’italiana tra le pazze curve e le strade strette della costiera?
Così ci mettiamo in auto abbastanza presto da Roma, ma non presto come avremmo voluto per arrivare poi in quell’orario limbo, tra colazione e pranzo, a Vietri sul Mare.
Quando si avvista la Costa, arriva un tuffo al cuore, tutte le vigne e le limonaie che si dipanano sulle pareti a strapiombo, e i paesini tutti posti a “‘mirare il mare”. Non si può fare altro, che ammirarlo, il mare qui è troppo bello, la vista è mozzafiato.
Arrivati nel paesino, siamo affamatissime, ma i bar a quest’ora sono mezzi vuote. Al che la disponibilità tipica Campana, salta subito fuori, sarà l’aria di mare, il sole o il buon cibo, ma qui tutti sono sorridenti e rilassati (almeno sembra): la barista tutta solerte ci propone “due salti in bocca”… Vabbè che erano le 11.30 ma mi sembrava un pò prestino (la mia mente era andata ai Saltinbocca piatto a base di carne tipico roman0). Poi ho capito, quando ha specificato “stanno uscendo ora dal forno” si stava parlando di panini. Perfetto!
Caffè, spremuta fresca, vista mare e panini (salti in bocca, appunto) con una bella patriottica caprese (i colori della bandiera e gli ingredienti ne fanno il perfetto simbolo dell’Italia). Ahhhh!
Piccoli capolavori di ceramica ricoprono muri o affollano i vicoletti, dove gli artisti hanno i loro laboratori aperti, e mentre lavorano non ci negano una bella fotografia di gruppo. Gli scorci sul mare, i panni e i festoni svolazzanti tutto ha un’aria di festa e la stanchezza del matrimonio fatto il giorno prima sparisce (di solito la tensione del lavoro perdura per un paio di giorni) siamo pronte a immergerci nei colori della Costiera.
Quindi qualche curva tra le limonaie per arrivare finalmente a Maiori .
Qui ci rilassiamo in spiaggia, e ci tuffiamo per il primo bagno dell’anno.
Quanti pensieri fino a ieri, e qui per un attimo l’acqua del mare li lava via. Riesco a rilassarmi e a godere del paesaggio.
Alle 4 di pomeriggio però ci ricordiamo che non abbiamo pranzato.
Tutto chiuso. Ristoranti, pizzerie… ci rimangono solo le tavole caldo, ma io mi rifiuto di mangiare male quando sono qui.
Allora riprendiamo la macchina e raggiungiamo Rapello, dove girando tra i vicoletti troviamo un ristorante sulla piazza centrale, di fronte alla cattedrale a gestione familiare. Lui, il figlio ci elenca tutti i piatti, e le specialità preparate da lei, la mamma che viene fuori dalla cuciana per salutarci. Traduco tutti i piatti, e provo a ricordarmi tutti gli ingredienti e a spiegarli nel migliore dei modi possibili, ma credo di aver fallito, intanto, il cameriere-proprietario aspetta pazientemente e annuisce.
Qui sotto il mio piatto, un “sugosissimo” piatto di Scialatielli al ragù di Pesce, piatto tipico della costiera. Casalingo, di sicuro un piatto saporito e indimenticabile. Therese si è presa un piatto di Scialatielli con le cozze e Lina un piatto di pasta all’uovo fresca (fatta a mano, ovviamente) con sugo di pomodoro e gamberetti.
Abbiamo lasciato a malincuore la costiera che ormai la luce stava scendendo, stanche ma felici abbiamo ripreso l’auto e siamo ritornate per un ultimo giro tra i tornanti spaventosi, e scorci fantastici. (Mentre Lina mi implorava di andare più al centro della carreggiata e imprecava contro tutte le auto che ci venivano velocemente e pericolosamente verso di noi, mi ricordava che aveva una famiglia che l’aspettava a Malmö, io ridevo e Therese, sembrava se la godesse).
Il bello di questa nuova fase della mia vita? Riuscire a godere di tanti piccoli viaggi anche da sola, non essendo mai veramente sola. Grazie Lina e Therese per aver partecipato a questa piccola avventura.
Finally, between trips, dinners and work I have finally retailed some time to seat and write.
My summer started early for me… yep! Well, atually, it was still spring: I think my summer this year began with the first swim in the company of my friends Lina and Therese, in the wonderful shades of turquoise, blue and emerald the Amalfi Coast. The water I admit it was still cold as it should be in mid-May.
They were ages that I wanted to come to this paradise, always seen from a distance or “postcard” as background dream of publicity dream (who can forget the spot of D&G).
Yet despite the proximity (a few hours drive val pure strain) I had never managed to convince anyone to get in this adventure with me. But it did not take too long to convince them, being Swedish, distances by car are very irrelevant and plus … when they will ever have again the opportunity of seeing the coast and take a trip in the car with someone who guide “Italian style” between crazy turns and narrow roads of the Amalfitan coast?
So we left Rome quite early, but not early as we wanted so we arrived in that limbo hour between breakfast and lunch, in Vietri sul Mare.
When you see the coast, already a sinking heart, all the vineyards and lemon groves that develop on sheer cliffs, and all places in villages ” to aim the sea. ” You can not do anything else, you admire the sea here is too good, the view is breathtaking.
Arrived in the village, we are super hungry but the bar are quite empty at this hour. But the nice traditional kindness of this people, immediately jumps out, maybe it is the sea, the sun and the good food, but here everyone is smiling and relaxed (at least theys seems so): the bartender all diligent proposes “2 salti in bocca”. .. Oh well that was 11.30 but it seemed a little too early for a plate like that (my mind had gone to the flat Saltinbocca typical roman dish with meat and sage). Then I realized, when she stated “they are now coming out of the oven just in a bit” she was talking about buns. Perfect!
Coffee, fresh juice, sea and sandwiches (flat bread stuffed with a tomato and mozzarella, salti in bocca, in fact) with a beautiful patriotic caprese (flag colors and ingredients make it the perfect symbol of Italy). Ahhhh!
Small masterpieces of ceramic covered the walls and fulfill the alleyways, where the artists have their workshops open, even if they were working they had not denied us a nice group photo.
The views of the sea, the cloths and streamers fluttering around has a festive air, so the fatigue of the wedding we had worked for, the day before it had just disappeared (usually the voltage of the work lasts for a couple of days) we are ready to immerse ourselves in the colors of the Coast.
So few turner through the lemon orchards to finally get to Maiori.
At 4 in the afternoon, however, we remember that we have not had lunch yet.
All closed. Restaurants, pizzerias … only some fast food is open, but I refuse to eat poorly when we are here.
So we take the car and reach Rapello, where we have turned the alleys and walked all the village narrow streets seeking for a nice place open, we finally find a restaurant on the main square in front of the cathedral, open. Family run place. He, the son had listed to us all the dishes in Italian and the specialties prepared by his mother herself who comes to greet us. I admit, I did my best, but have failed, trying to remember every detail of the amazing description of all the dishes and ingredients, translating and explaining the menu, meanwhile, patiently the waiter-owner was waiting and nodding. Anyway we had an amazing lunch.
In the picture below the dish of Scialatielli (fresh homemade pasta, typical of this region) with “A LOT” of fresh fish ragout. Tasty, home-feeling, definitely a tasty and memorable flavour. Therese she had Scialatielli with claims, and Lina fresh pasta with tomato sauce and shrimps.
We reluctantly left the coast now that the light was coming down, tired but happy we took the car and we returned for a last round between the bends scary, and fantastic views. (While Lina was begging me to go more in the middle of the road and cursing all the cars that were coming dangerously towards us too fast for her opinion, and she has reminded me that she had a family waiting for her in Malmö, I was laughing and Therese… well I think she was enjoying all of it ).
The beauty of this new phase of my life?! Being able to enjoy many small travel by myself, being never really alone. Thanks Lina Therese and for taking part in this little adventure with me. Unforgettable!